La carne di selvaggina è una scelta sostenibile
La selvaggina è infinitamente più etica e salubre della carne di allevamenti intensivi: non subisce trattamenti vaccinali e farmacologici, garantisce una riduzione della produzione di CO2, del consumo di suolo e di acqua, e limita l’impatto ambientale dovuto alle produzioni zootecniche.
Dopo un’intera vita vissuta libera nell’ambiente naturale gli animali vengono prelevati con la massima professionalità, attraverso un’attività venatoria corretta e rispettosa, garanzia del benessere animale e dell’ambiente. In questo modo le carni di selvaggina offrono caratteristiche organolettiche migliori e ottimo sapore non risentendo dei fattori di stress tipici degli animali cresciuti in allevamenti intensivi, con alimentazione spinta e macellati in catena.
Gli animali vengono prelevati sulla base di rigidi criteri di gestione in rapporto rispettoso del numero degli esemplari stimati per ogni specie grazie a censimenti attenti gestiti da tecnici qualificati, in accordo con i piani di abbattimento stabiliti dalle Regioni.
Perché privilegiare il consumo della selvaggina:
- La selvaggina nasce e cresce libera e si alimenta solo con alimenti naturali e biologici
- Garantisce una riduzione della produzione di CO2, del consumo di terreno e di acqua
- È a basso contenuto di grassi e, in particolare, ha un basso contenuto di acidi grassi saturi
- È ad alto contenuto di proteine
- È ricca di Omega-3 ed ha un rapporto estremamente favorevole e salutistico tra Omega-6 ed Omega-3
- Aiuta a contrastare l’anemia e la fatica grazie ad un quantitativo di ferro superiore alle altre carni
- È priva di antibiotici ed altre sostanze di natura chimica e farmacologica aggiunte
- Rappresenta il vero prodotto locale a Km0